CAPALBIO – «L'intervento di Giovanni Donzelli sulla Tirrenica non è centrato sia perché questo è un problema complesso sia perché non si può oggi tornare a parlare di autostrada». Al sindaco di Capalbio, Gianfranco Chelini, non sono piaciute per niente le parole che il deputato di Fratelli d'Italia ha pronunciato sulla realizzazione dell'autostrada e sulle "ville di Capalbio".
«Donzelli – prosegue Chelini – ha detto che quest'opera dovrà essere una strada "seria", ma non capiscono a chi voleva rivolgersi: la sua parte politica è al Governo, chiedeva forse a se stesso di essere serio? Mette in dubbio la sua capacità di fare una cosa seria? Anche noi chiediamo serietà e chiediamo che si lavori alacremente per mettere in sicurezza questo tratto dell'Aurelia (da Ansedonia a Capalbio, ndr) perché in tutti questi anni noi abbiamo solo tenuto la contabilità degli incidenti e delle vittime che questa strada ha prodotto. Negli anni sono morte più persone qui che sul ponte Morandi. È una questione di sicurezza che va risolta e su questo noi chiediamo serietà».
Intanto l'iter che riguarda la messa in sicurezza dell'Aurelia a sud di Grosseto va avanti e entro la fine del 2023 dovrebbero essere acquisiti i progetti dalla Sat, dei Lotti 6A e 6B, quelli che interessano appunto il tratto che va da Ansedonia a Pescia Romana, in totale circa una ventina di chilometri.
«A proposito di Capalbio e della "ville" – ha aggiunto il sindaco Chelini – Donzelli quando parla del nostro comune e dei "radial chic" mi ricorda i miei figli quando erano piccoli: quando facevano dei brutti sogni, gli dicevo che avevano gli "incubini". Ecco mi sembra che anche Donzelli abbia gli incubini».
Infine il sindaco di Capalbio ha detto la sua anche su Altero Matteoli. «Credo che sia giusti riconoscere il valore dell'impegno di Matteoli per questa arteria, come politico e come Ministro, ricordando anche che ha perso la vita proprio nel tratto più a rischio, quello che attendiamo da anni di mettere in sicurezza».
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